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La zeolite
Che cos'è la Zeolite
La Zeolite è una roccia di origine vulcanica formatasi attraverso lunghe fasi di
trasformazione delle lave vulcaniche avvenute in milioni di anni e solo in
particolari condizioni chimico-fisiche (1). Il termine Zeolite significa “pietra che
bolle” per la sua caratteristica di liberare vapore acqueo quando viene
sottoposta a forte riscaldamento. La presenza di ioni minerali frammisti a
molecole di acqua primordiale, dotati di estrema mobilità e trattenuti nella
struttura cristallina, conferiscono alla Zeolite un'elevata bioattività. Negli anni
'80 sono iniziate le ricerche geologiche sui giacimenti di Zeolite presenti nel
territorio adiacente al lago di Bolsena (VT-Italia), bacino vulcanico più grande
d'Europa. Da tali studi si è arrivati alla definizione di un brevetto formulativo e
all'esclusività d'impiego riconosciuta con apposito decreto della Comunità
Europea (2). La Zeolite Geomedical è esclusivamente italiana composta da una
miscela naturale di tre varietà di zeolititi: Cabasite, Phillipsite, Analcime (1).
Proprietà chimico-fisiche della Zeolite:
Capacità di Scambio Cationico (CSC)
E' la quantità di cationi scambiabili espressa in milliequivalenti per 100 grammi
di prodotto (meq/100g) che caratterizza l'attività della Zeolite: unica formazione
minerale capace di raggiungere il massimo del valore rinvenibile in natura,
consentendole di scambiare minerali “nuovi” (calcio, magnesio, sodio, potassio) e
prelevando in cambio gli altri “vecchi ed utilizzati”, unitamente al prelievo delle
tossine e dei metalli pesanti presenti nel circolo ematico (3).
Azione Antiossidante
L'attività antiossidante della Zeolite è documentata sia per via interna che per
uso topico e la sua capacità di controllo della formazione degli RLO/ROS è molto
più efficace delle vitamine A, C ed E. Risulta vincente anche il confronto con SOD
(Superossido Dismutasi) e GR (Glutatione Ridotto), sostanze notoriamente
antiossidanti (4). L'importante attività antiossidante della Zeolite può trovare un
significativo impiego clinico anche nelle forme di demenza presenile tipo
Alzheimer come dimostrato sui modelli animali (5).
Azione Disintossicante
La Zeolite, quando ingerita, è in grado di prelevare dal sangue attraverso i villi
intestinali i metalli pesanti con meccanismi di assorbimento e setacciamento
molecolare (piombo, cadmio, mercurio, zinco, nichel, arsenico, ecc.) e altre
molecole tossiche normalmente presenti nell'organismo, fissandole all'interno
della sua struttura cristallina ed eliminandoli esclusivamente per via intestinale.
Per tale motivo la Zeolite viene anche definita “spugna intelligente” (3).
Azione Alcalinizzante
La Zeolite ha una documentata capacità di neutralizzare il pH organico e di
contenere i fenomeni di acidosi, strettamente correlati ai comuni processi
infiammatori e degenerativi. Oltre alla capacità di mantenere l'organismo
alcalino, la Zeolite manifesta un'attività tampone consistente nel mantenere il
pH neutro. Tale capacità (potere tamponante) è di fondamentale importanza nei
processi biologici (6).
Zeolite: la roccia intelligente
Geomedical (Marta-Viterbo-Italia) produce, attraverso il laboratorio associato
di ricerca idrobiogeologica MBK e distribuisce in esclusiva europea, una roccia
micronizzata costituita da una miscela di Zeoliti Italiane molto più attive e
selettive di quelle comunemente impiegate in terapia da: cinesi, giapponesi,
russi, americani, tedeschi e austriaci (Tab.1).
Esistono 52 varietà di Zeoliti naturali al mondo (allumino-silicati idrati di
elementi alcalini e/o alcalino terrosi, appartenenti alla sottoclasse dei
Tettosilicati), ma tra tutte quelle esaminate il gruppo di ricerca della
Geomedical ha dimostrato, dopo oltre 20 anni di approfonditi studi
multidisciplinari, l'importanza delle Zeoliti Italiane (Chabasite, Phillipsite e
Analcime) negli impieghi medicali.
Queste differenti varietà di rocce silicee, rappresentano le espressioni della
più alta efficacia (bioattività) e sicurezza d'impiego prodotte dallo
straordinario, quanto sconosciuto, mondo minerale, dal quale inconfutabilmente
sono scaturite le prime forme di vita sulla terra e dal quale possiamo trarre
importanti proposte per il mantenimento del nostro equilibrio salutistico.
Qualitativamente ogni varietà di Zeolite mostra una preferenza (selettività) per
determinati cationi, per cui messe a contatto con una soluzione policationica
estraggono per scambio, primariamente e preferibilmente, quei cationi che meglio
di altri si adattano alla loro specifica struttura risultandone, alla fine del
processo, particolarmente arricchite (“spugne intelligenti”).
Nelle Zeoliti Italiane i cationi comunemente e variabilmente ceduti sono:
Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio, con la differenza che Chabasite e Analcime
“preferiscono” assorbire in cambio metalli pesanti, mentre Phillipsite
“predilige” i composti azotati (ureici) prodotti dal catabolismo proteico. Dalla
sinergia tra le più efficaci Zeoliti naturali (Tab.1) nasce la straordinaria
opportunità di intervenire, con analogo meccanismo d'azione e differenti
risvolti procedurali, sul danno biologico sostenuto dall'incremento di molecole
tossiche (inorganiche ed organiche), prodotte dall'alterato metabolismo (DNA,
proteico, lipidico e glucidico) e dall'esposizione a nuove e sempre più dannose
noxae ambientali.
Fig. 1. Rappresentazione del tetraedro (SiO4): a) impacchettamento compatto di O
con il Si al centro della cavità (lacuna) tetraedrica; b) come precedente ma con
gli O non a contatto fra loro; c) come b senza gli O; d) tetraedro ai cui
quattro vertici si devono immaginare gli O e al centro il Si. (1)
La struttura tetraedrica e l'originale impalcatura cristallina delle Zeoliti
Italiane (Fig. 1), costituiscono un'assoluta rarità “architettonica” e
morfologica nel vasto mondo delle configurazioni minerali, avvalorando l'ipotesi
che queste straordinarie strutture tridimensionali siano state realizzate per
assolvere importanti richieste catalitiche da parte dei sistemi biologici, in
continua trasformazione evolutiva (ontogenesi).
Protocolli e studi sperimentali, supportati da adeguate verifiche cliniche, sono
continuamente promossi dai ricercatori della Geomedical per approfondire le
enormi potenzialità di queste rocce di diagenesi vulcanica, ora finalmente
disponibili anche in polvere micronizzata e capsule per somministrazione orale.
Da anni le Zeoliti Italiane sono impiegate con successo nei fanghi e gel
minerali per uso topico contraddistinti dal marchio Fomenta Marina®; linea di
dispositivi medici di classe I per il trattamento delle degenerazioni articolari
ed extra-articolari.
” Da notare la differenza significativa della CSC nelle Zeoliti; nel caso di
Chabasite, Phillipsite e Analcime questo valore è superiore, in media, del 65%
nei confronti della Clinoptilolite e Mordenite provenienti dall'Est Europa (Tab.
1).”
Fonte: Passaglia E.; “Zeoliti naturali, Zeolititi e loro applicazioni” ARVAN Venezia 2008, 3-15.
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Bibliografia
- 1. Passaglia E.; “Zeoliti naturali, Zeolititi e loro applicazioni”. ARVAN Venezia 2008, 3-15. Zeoliti:
struttura, chimismo, cristallochimica.
- 2. Fanelli M.; “Use of Zeolites for the preparation of oral compositions for the treatment of poisoning”.
European patent specification. Geomedical srl EP 1369121. Date of publication 10.12.2003.
- 3. Mumpton F.A.; “La roca magica: Uses of natural Zeolites in agricolture and industry”. Pro.Nat.Acad.Sci.
1999, 96: 3463-3470.
- 4. Dogliotti G., Malavazos A.E., Giacometti S., Solimene U., Fanelli M., Corsi M.M., Dozio E.; “Natural
Zeolites Chabasite, Phillipsite, Analcime increase blood levels of antioxidant enzymes”. J. Clin. Biochem.
Nutr 2011, 20: 1-4.
- 5. M.Montinaro D.Uberti, G.Maccarinelli, S.A.Bonini, G.Ferrari-Toninelli, M.Memo; “Dietary zeolite
supplementation reduces oxidative damage and plaque generation in the brain of an Alzheimer's
disease mouse model”. Department of Biomedical Sciences and Biotechnologies, University of Brescia,
25123 Brescia, Italy. Life Sciences 15/3/2013.
- 6. Leone V., Colella A., De Gennaro B., Iovino P., Papasso S.; “Evaluation of Chabazite, Clinoptilolite and
Phillipsite- enriched Tuffs in Humic Acid Sorption Process”. “Advances in Zeolite science and
technology” International symposium; D. Caputo, P. Aprea (Eds.) Napoli, September 14-17, 2011. 10th
Congress Italian Zeolite Association; De Frede Editore; pag.213-216
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